domenica 14 maggio 2017

"Rolling Start" anche all'Ironman 70.3 di Rapperswil-Jona

PODIO Daniela Ryf si è imposta nell'edizione 2016 (Getty Images).
Sull’esempio di quanto avviene da un paio di edizioni all’Ironman di Zurigo e in altre prove del Circuito mondiale, da quest’anno anche all’Ironman 70.3 di Rapperswil (vedi Gallery della passata edizione qui sotto) la partenza a nuoto avverrà secondo il sistema del “Rolling Start”. Non più quindi la partenza in massa, ma scaglionata e dalla riva del lago: ogni dieci secondi scatteranno quindi quattro concorrenti in base al loro tempo indicativo nella frazione a nuoto di 1900 metri. A Rapperswil le partenze verranno però organizzate per classi d’età e non a livello “complessivo” come a Zurigo.
Questa soluzione, che è stata parecchio criticata sui “social”, comporta però indubbiamente dei vantaggi. Intanto si evita la partenza in massa che certamente può causare degli inconvenienti, oltre che una certa ansia pre-gara nei partecipanti: avendo al via oltre duemila atleti che si gettano in acqua quasi contemporaneamente è quasi inevitabile che ci siano dei contatti per non dire degli scontri veri e propri. Capita inoltre abbastanza spesso di avere degli atleti che nel nuoto sono piuttosto scarsi e che ciò malgrado si mettono in prima fila causando dei problemi già nei primi metri con gli atleti più veloci che giungono da dietro.
Chiaramente qui dovrebbe prevalere il buonsenso, ovvero quello di posizionarsi nel gruppo a seconda del proprio livello nel nuoto. Ma la cosa non avviene sempre, complice anche una certa e giustificata ambizione. La partenza scaglionata con il sistema della “Rolling Start” (vedi l’esempio dell’Ironman di Zurigo nel video sotto) consente di partire in base al proprio livello effettivo, con oltretutto la possibilità di diluire la massa di atleti che si getta nel lago. Ciò che evita, non da ultimo, la formazione di gruppi molto numerosi e difficilmente gestibili anche nella successiva tratta in bicicletta.
Il punto negativo di questa soluzione sta nel fatto che si perde un po’ del vero spirito dell’Ironman, che ha sempre visto la partenza in massa, così come avviene all’Ironman delle Hawaii. Inoltre, per certi atleti ambiziosi che partono un po’ staccati nella frazione a nuoto resta difficile “leggere” la gara e capire in che posizione ci si trova, ad esempio, rispetto ai concorrenti della stessa classe d’età. Un discorso che vale anche per il pubblico che segue la gara. Questo problema non sussiste invece per i “PRO” visto che partono, come è sempre avvenuto, contemporaneamente.
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